Le studiano davvero tutte. Gli spacciatori di sostanze stupefacenti per non essere colti con le mani nel sacco nascondono la droga nei posti più disparati. L’ultimo spacciatore arrestato in ordine di tempo dagli uomini della Guardia di Finanza di Potenza aveva abilmente occultato la «roba» in bocca. In particolare nove grammi di eroina e cocaina, già pronti per essere immessi sul mercato, erano sistemati in piccoli cilindretti nascosti nella bocca di un giovane di Avigliano. Centro quest’ultimo molto «chiacchierato» nei giorni scorsi per questioni di droga. I finanzieri hanno fermato il giovane, che poi è stato arrestato, nei pressi dell’uscita di Vietri di Potenza del raccordo autostradale che collega Sicignano al capoluogo di regione. Il giovane è stato fermato nottetempo dalle Fiamme gialle del comando provinciale mentre era alla guida di una Fiat «Punto» che viaggiava in direzione Potenza. L’autista ha mostrato non pochi segni di nervosismo tanto da insospettire i finanzieri. Da qui la perquisizione personale del giovane e la sorpresa della droga nascosta nella cavità orale. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e il giovane arrestato, associato alla casa circondariale di Potenza a disposizione della Procura della Repubblica. Dopo l’arresto del giovane spacciatore le indagini degli inquirenti proseguono in tutte le direzioni. E sono volte soprattutto ad individuare i possibili canali di approviggionamento della droga sequestrata. Si pensa che la sostanza stupefacente arrivi dalle regioni limitrofe e in particolare sia destinata allo «sballo» del sabato sera. Le forze dell’ordine puntano ad interrompere il perverso circuito di transito e consumo della droga che crea non poche apprensioni anche tra le famiglie lucane. Basta dire che fino a qualche tempo fa la Basilicata era considerata una specie di «isola felice», ora anche alla luce degli ultimi arresti la guardia va tenuta sempre molto alta. Infatti la droga sequestrata (eroina e cocaina) denota una preoccupante diffusione tra i giovani lucani delle cosiddette droghe «pesanti». E lo spaccio di queste sostanze va inevitabilmente ad alimentare il mercato dei proventi illeciti e di conseguenza la criminalità.