Nel suggestivo scenario del Convento di Santa Maria degli Angeli di Avigliano, sino al 3 gennaio, sarà possibile visitare la mostra “Semi d’Arti Gianato”, organizzata dall’assessorato al commercio del Comune e dall’Apof-il di Potenza. In un incantevole percorso tra i vari saloni espositivi, i visitatori, ammirando i manufatti della propria tradizione artigianale, potranno andare alla riscoperta dei locali del convento francescano risalente ai primi del ‘600 e che sino ai primi anni ’90 ha ospitato l’Istituto di Rieducazione Minorile. Dopo l’accurato restauro ad opera della Sovrintendenza ai Beni Architettonici della Provincia di Potenza, l’intera comunità si è vista idealmente restituire, in occasione dell’inaugurazione dell’evento espositivo, le chiavi di un pezzo di storia e di cultura, che le giovani generazioni non avevano ancora avuto modo di apprezzare e stimare. Una sala della mostra è interamente dedicata ai manufatti realizzati durante i laboratori scuola che si svolgono nella sede aviglianese dell’Apof-il, mentre negli altri locali è possibile ammirare gli oggetti realizzati da esperti artigiani che tramandano alle nuove leve i segreti degli oggetti d’arte che hanno reso famosa Avigliano nel passato, dalle tipiche balestre aviglianesi, ai tessuti fatti a telaio, dalla lavorazione del ferro battuto e del legno, alla micropittura.L’amministrazione comunale della cittadina, che è riuscita, lo scorso anno, ad ottenere in fitto la bellissima struttura conventuale della patrimonio dello Stato spa e che, in collaborazione con la Regione e l’Università degli Studi della Basilicata voleva farne sede del Dipartimento internazionale di neuroscienze, progetto ambizioso che pare si sia arenato, e in maniera particolare l’assessore Antonio Pace, nonostante le numerose difficoltà, hanno fortemente voluto come cornice della manifestazione l’ex Convento annesso all’ex carcere. Con l’intento di rilanciare un settore in difficoltà, nonostante l’incremento sul territorio di nuovi artigiani, passionali eredi di tramandati saperi manifatturieri, si è voluto, proprio in occasione delle festività natalizie, mettere in piedi un evento che avesse la duplice valenza di restituire un monumento che è sempre stato parte integrante della vita della comunità, legandolo alla valorizzazione della storia e delle tradizioni, affinché «un glorioso passato possa divenire parte integrante del futuro». Un'occasione per trascorrere il primo week end del nuovo anno «respirando» cultura, memoria storica e saperi che affondano le radici nella notte dei tempi.