Il tavolo trattante del centrosinistra, dopo le defezioni dalle ultime riunioni dei Socialisti, dell'Unione di centro e dell'Italia dei Valori, si è ricomposto ieri sera. All'incontro erano presenti tutti i delegati del Pd, del Psi, di SeL, dell'Idv, dell'Udc e del Pdci, che sino a tarda serata hanno discusso sul destino della coalizione ad Avigliano per la prossima tornata elettorale. La cittadina alle porte di Potenza, il più grande comune, dopo Matera, in cui si voterà per il rinnovo del consiglio comunale, è stata una delle prime realtà lucane in cui il centrosinistra si è presentato unito alle elezioni, anticipando i tempi di Uniti per l’Ulivo, e per la prima volta si è subodorato il rischio di una spaccatura, con la possibilità di due candidati sindaco, il socialista Donato Paolo Salvatore e il democratico Vito Summa, ciascuno appoggiato da un pezzo di coalzione.Quando pareva ormai che le campagne elettorali dei due candidati fossero partite parallele e che le posizioni fossero troppo divergenti per convergere, come spesso accade in politica, la presenza di tutti i partiti al tavolo ha riaperto un piccolo spiraglio. Le posizioni, per il momento, tuttavia, rimangono immutate, nonostante tutti continuano a sostenere quanto sia importante la compattezza della coalizione. Le forze si sono date ancora una settimana di tempo per riflettere (il tavolo è stato aggiornato a lunedì), con il Pd che ha chiesto al Psi di accettare la proposta di primarie di coalizione per far scegliere ai cittadini il proprio candidato tra i due pretendenti e con i socialisti che hanno ribadito la loro volontà di cercare una sintesi all'interno degli stessi partiti. Poi è stata lanciata una proposta: cercare una terza via alternativa. Ma quale potrebbe essere? I tempi cominciano a stringere e prima o poi qualcuno dovrà accettare di rivedere le sue posizioni. Altrimenti ad Avigliano il centrosinistra si scontrerà, per la prima volta, contro se stesso.