Vito Summa è il nuovo sindaco di Avigliano. Con il 69,69% dei consensi il centrosinistra conferma, senza sorprese in una delle sue roccaforti, la sua leadership, incrementando di un punto e mezzo la già ampia percentuale di voti delle scorse comunali. Il neoeletto sindaco potrà contare su 13 consiglieri di maggioranza, 8 del Pd dal quale egli stesso proviene (Emilio Colangelo, Anna D’Andrea, Vito Lucia, Antonio Mecca, Domenico Pace, Angelo Summa e gli uscenti Donato Sabia e Michele De Lisa), 2 di SeL (Ivan Santoro, assessore uscente, e Davide Bia), 2 del Psi (Antonio Bochicchio e l’uscente Leonardo Sileo) ed 1 del Pdci (Giambattista Colangelo). Primo dei non eletti l’uscente assessore socialista Antonio Pace. Se l’Udc non è riuscita a far eleggere l’unico candidato in lista, Michele Mecca, il dato più eclatante è da rintracciarsi nella vera e propria debacle dell’Italia dei valori che, dopo l’exploit delle provinciali con il candidato cittadino 2° dei non eletti a livello provinciale e con un risultato alle europee ancora migliore del dato locale, in controtendenza il trend regionale e nazionale, ha ottenuto per la terna di aspiranti consiglieri, Antonello Verrastro, Mariassunta Sabia e Giovanni Possidente solo 427 voti totali, non riuscendo ad eleggere nessuno dei tre. Il centrodestra, dal canto suo, esprime soddisfazione per il risultato raggiunto da una lista di giovani, molti dei quali under 30, che ha mirato al rinnovamento partendo dal candidato sindaco, il 33enne Domenico Salvatore, nonostante dal 27,3% del 2005 la lista sia scesa al 22,45%. Al dato della scorsa tornata elettorale, inoltre, si dovrebbe aggiungere per il Pdl l’1,5% di Alternativa Sociale, lista capeggiata al comune da Vincendo Mancusi, che ora con la Fiamma Tricolore ha fatto accordi a livello regionale con la coalizione di centrodestra. Oltre a Salvatore sono stati eletti Vincenzo Claps, Canio Lovallo e Donato Bochicchio e i consiglieri uscenti Vito Lorusso e Tommaso Coviello. Ritorna a fare opposizione dopo una consiliatura anche la lista comunista di Unità Popolare, mentre l’Unione frazioni castellane, nata da una costola del comitato di annessione al comune di Filiano per una ventina di voti non ottiene anch’essa un consigliere. Grande la soddisfazione di Vito Summa, per il quale il risultato rafforza il riavvio di una nuova fase e di un nuovo progetto politico. «Ci metteremo subito al lavoro – dice Summa – partendo dalla riqualificazione urbana e dalla viabilità, accelerando nel contempo l’approvazione del regolamento urbanistico e avviando una rivisitazione dello statuto comunale per ridare forza agli istituti di partecipazione».