La strada immaginata dovrebbe partire da Baragiano scalo collegandosi dall’area industriale alla Balvano-Calitri. Con una galleria si sottopasserebbe la strada per Baragiano paese per proseguire lungo la fiumara di Avigliano ed arrivare ad Isca della botte. Dalla fiumara il tracciato salirebbe verso Ruoti e, per superare la fiumara, si dovrebbe costruire un viadotto per immettersi lungo il vecchio tracciato dell’ex provinciale al di sotto del campo sportivo di Ruoti. Con un’intersezione sfalsata si superrebbe la statale 7 e si prosegurebbe riprendendo grosso modo la strada che da Ruoti porta a Rocco Spinosa. Da qui, con un viadotto, si scavalcalcherebbe il Vallo dell’inferno e ci si innesterebbe sulla già esistente strada che porta allo svincolo di San Vito di Avigliano. Con una galleria lunga circa 1.800 metri si giungerebbe sulla già esistente strada che da Bancone porta a Tiera di Avigliano, oltre lo spartiacque di Serra Ventaruli che funge da barriera naturale. Qui si verrebbe a creare uno svincolo che da un lato si collega alla strada provinciale per Potenza e quindi con la zona industriale di Avigliano e dall’altro prosegue verso Tiera. Apportando dei miglioramenti sulla strada esistente si attraverserebbe il Torrente Santa Tecla utilizzando il viadotto esistente e si inizierebbe a risalire con un nuovo tracciato a mezzacosta sino a raggiungere la provinciale appula 6. All’altezza del bivio per Badia Sant’Angelo il tracciato con una breve galleria uscirebbe a valle della frazione e si immetterebbe definitivamente sulla vecchia statale 93 nei pressi della località Cappelluccia, nel comune di Pietragalla, dove è previsto lo svincolo n.3 San Nicola dell’autostrada Lauria-Melfi-Candela e più a valle il futuro collegamento con Acerenza e quindi con Bari.