Il collegamento tra Avigliano centro e le frazioni che guardano al Vulture-Melfese è una delle spine nel fianco dell’amministrazione comunale. La strada che passando sotto il Monte Carmine arriva a Paoladoce per sbucare a Sarnelli è, infatti, continuo oggetto di richieste da parte dei numerosissimi utenti che giornalmente la percorrono e chiedono che venga adeguata e messa in sicurezza. L’arteria, infatti, oltre a collegare la cittadina con alcune delle sue più grandi e popolose contrade, mette in comunicazione il centro con la Potenza-Melfi e conseguentemente con l’Adriatica, ma anche e soprattutto con lo stabilimento Sata e con il Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata, per raggiungere i quali operai, sanitari ed ammalati sono costretti a percorrerla giornalmente. L’ultima segnala zione in ordine di tempo riguarda il guardrail, in molti punti rotto, caduto e mancante. «Nel tratto dopo le pale eoliche –dice un automobilista - la barriera risulta scardinata e sporge finanche leggermente dal ciglio della carreggiata, mettendo in pericolo l’incolumità di chi percorre la strada». Nel mese di dicembre l’ex amministrazione comunale ha speso circa 70mila euro per ripristinare in parte l’asfalto disseminato di vere e proprie voragini e in realtà i lavori, ci dicono, non sono ancora terminati, poiché interrotti a causa delle condizioni atmosferiche e riprenderanno a breve. «Non si è trattato solo di mettere “toppe” all’asfalto - ha spiegato l’ex sindaco Tripaldi - ma è stato tolto il vecchio bitume, fatta nei punti più malridotti e franati la regolarizzazione del fondo con inerti e solo successivamente si è ribitumato». Eppure per mettere in sicurezza il percorso non basta e vanno trovati altri fondi. Dopo anni, tuttavia, pare che qualcosa si stia muovendo ed è uno dei risultati che il neoeletto sindaco di Avigliano, Vito Summa, può dire di aver “por - tato a casa”: partiranno entro la fine dell’an - no i lavori di riqualificazione del primo tratto della strada, dal bivio per Paoladoce sulla Sp 6 sino a poco dopo la centrale eolica, con un finanziamento provinciale di oltre 5milioni di euro, appaltato quando l’attuale primo cittadino era assessore provinciale al bilancio. Sul tratto successivo sono in itinere studi tecnici di fattibilità su ipotesi di percorso possibili differenti dall’attuale tracciato. «Il prossimo sforzo della provincia – ha detto il consigliere dell’ente territoriale Ivan Santoro - sarà quello di terminare l’arteria trovando i fondi, non prima di aver allargato, cosa che avverrà a breve, la discussione con i cittadini, con i quali si deciderà di concerto quale ipotesi di percorso sia da preferire a parità di fattibilità».