Sagra del baccalà o de “lu mustazzuol”? Si è appena concluso ad Avigliano, con un grande afflusso di “turisti per la gola” (circa 20.000), l’or mai tradizionale appuntamento con uno dei piatti tipici per eccellenza della cittadina a piè del Carmine, che si apre una querelle su un’iniziativa promozionale che alcuni considerano fine a se stessa. A sollevare la questione questa volta è il consigliere comunale di opposizione di Unità Popolare Vito Fernando Rosa, che con sarcasmo sottolinea come il paese dei giuristi e dell’artigianato ora sia diven tato patria del baccalà. «Da sempre una sagra – dice Rosa - è la promozione di un prodotto locale in modo che venga sempre più conosciuto e quindi prodotto ed esportato fuori dai confini locali per consentire almeno un piccolo aumento dell’occupazione in quell’attività. Il famoso stoccafisso, al contrario, non è un prodotto aviglianese ma proviene dai paesi del Nord Europa e da noi lo si cucina solo, con il risultato che la sagra si riduce in un aumento dell’im - portazione di questo alimento». «Il fatto che tanti forestieri – continua - gustino per l’occasione le ricette di baccalà e che un po’ di commercianti vedano aumentare i propri introiti per tre giorni all’an - no, non è motivo sufficiente per tenerla in piedi». «Dal prossimo anno – conclude - si potrebbe pensare alla “Sagra del Mustazzuolo”, tipico biscotto che si produce solo ad Avigliano. Promuovendo questo prodotto locale si potrebbe provare a far incrementare almeno un po’ di occupazione con la nascita di altre botteghe ar tigiane e l’ampliamento dell’attività di quelle che già lo producono, che sono appena due . Quindi dal 2011, come la sagra del peperone di Senise, quella del pecorino di Filiano e Moliterno e del fagiolo di Sarconi, ad Avigliano potremmo avere la “Sagra del Mustazzuolo”, in cui chi lo vorrà potrà ugualmente gustare le ricette aviglianesi del baccalà». Ma cosa pensano della proposta gli aviglianesi? Unanimità assoluta si riscontra nella vo lontà di far conoscere ed apprezzare il tipico tarallo ricoperto di glassa di zucchero che si produce ad Avigliano, ma discordi sono i pareri sulla totale sostituzione dell’evento storico del baccalà con quello del mostacciolo, in quanto «il baccalà – come ha affermato l’assessore Emilio Colangelo, delegato all’org anizzazione della sagra insieme con l’asses - sore Gianni Colangelo – ormai è entrato nella nostra tradizione culinaria e ad essere sponsorizzato con l’evento è il modo in cui si cucina ad Avigliano. Tuttavia quest’anno ad accompagnare il baccalà nella sagra c’era tutto il paniere dei prodotti tipicamente aviglianesi, tra cui anche il mostracciolo». «La sagra – afferma il sindaco Vito Summa – ha avuto quest’anno un grande successo e come amministrazione abbiamo cercato di caratterizzare l’edizione tipicizzando l’offerta attraverso la promozione all’interno dell’evento di prodotti esclusivamente locali. In piazza Gianturco c’era uno stand dedicato al mostacciolo, con tanto di messa in scena di un matrimonio dell’epoca, in quanto il caratteristico biscotto per decenni è rimasto simbolo nuziale, essendo offerto dalle famiglie più benestanti agli invitati il giorno del matrimonio dei loro figli. Nel corso dell’anno, tuttavia, continueremo ad impegnarci per promuovere sempre meglio i nostri prodotti e il mostacciolo in primis, dandogli anche nel corso della prossima sagra sempre maggiore risalto».