Ritornare dal viaggio di nozze con l'idea di potersi godere in tranquillità e serenità la nuova casa e trovare un'amara sorpresa: la fornitura di energia elettrica, sebbene fosse stata pagata regolarmente la fattura, era stata sospesa e, nonostante le sollecitazioni, il disservizio è durato per circa due settimane. Per l'increscioso episodio la società Enel Servizio Elettrico S.p.A è stata condannata dal Giudice di Pace di Bella al pagamento della somma di 3.000? in favore di un cittadino di Avigliano, residente in San Cataldo di Bella, per l'arbitraria cessazione del servizio in seguito ad un errore e il distacco ex abrupto, a dispetto della normativa vigente, non era stato preceduto da un sollecito e successivo depotenziamento della fornitura. L'utente, rivoltosi al Movimento Consumatori, associazione a tutela dei diritti dei fruitori, e con l'intervento dell'Avv. Domenico Salvatore, legale di fiducia dell'associazione, citava in giudizio la società energetica per vedere riconosciuto in favore dell'incolpevole cittadino il giusto ristoro dei danni subiti. Il Giudice di Pace di Bella con la sentenza depositata il 25 luglio 2011 ha riconosciuto la responsabilità della società energetica condannando la stessa al pagamento di 3.000 ? quale danno non patrimoniale subito dal consumatore. «Siamo molto soddisfatti - afferma Gerardo Magro - responsabile dello sportello di Avigliano - per questa pronuncia. Sono tanti i cittadini che ogni giorno sono alle prese con continui disservizi che incidono sulla loro serenità e che il più delle volte subiscono e pagano per colpe delle società». «L'importante sentenza - conclude - è il frutto del prezioso lavoro che l'associazione sta portando avanti da poco più di un anno con risultati lusinghieri grazie anche alla preziosa collaborazione di professionisti esperti come l'avvocato Domenico Salvatore». La sentenza arriva a pochi mesi di distanza da quella nei confronti dell'"Enel Energia nel mercato libero", condannata per condotta illecita con conseguente ristoro dei danni per «contratto truffa e firma falsa» a danno di un consumatore della cittadina gianturchiana, seguito sempre dall'avvocato Salvatore, emessa dal giudice di Pace di Avigliano. «I casi del genere - afferma il legale - si moltiplicano. Io invito gli utenti vittime di condotte lesive della sfera privata di ciascun individuo a non tollerare tali avvenimenti e a denunciare tali condotte con ogni conseguenza diretta». Un nuovo monito per le grandi aziende che parte ancora dalle nostre piccole realtà.