L'arte prende vita per restituire nel presente le straordinarie vicende che permisero ad un'Italia divisa per secoli di diventare una nazione. La passione che animò grandi uomini come Mazzini, Cavour, Garibaldi e le sue leggendarie Camicie rosse così come umili soldati spesso travolti dalla storia, che spinse donne coraggiose e caparbie, a dispetto del ruolo che la società assegnava loro, a impegnarsi direttamente nelle cospirazioni ma anche nelle lotte vere e proprie, l'intensità dei luoghi e di quei volti artefici e testimoni delle eccezionali vicende risorgimentali, impresse, al di là di ogni retorica celebrativa, con forza espressiva sulle tele di uomini che, essi stessi presero parte ai moti unitari, si incarneranno stasera ad Avigliano in piazza Aviglianesi nel mondo (aperture ore 21,30 e 22) per la XV edizione dei Quadri plastici. "La forza di un messaggio. l'Unità" è il tema scelto dalla Pro loco cittadina, che si inserisce nel cartellone dei festeggiamenti per il 150esimo della nazione con il tradizionale appuntamento che da anni richiama nel centro gianturchiano migliaia di visitatori che accorrono per ammirare la plastica perfezione di scene viventi costruite con maestria, entusiasmo e passione dai tre gruppi storici, "Basso la terra", "Spazio ragazzi" e "Aviliart", che, grazie alla professionalità e all'impegno di tanti giovani figuranti, di truccatori, scenografi, pittori e falegnami, tutti della consolidata tradizione dell'artigianato aviglianese, nonché da esperti responsabili della fotografia e tecnici delle luci, hanno permesso alla tipica riproduzione di capolavori dell'arte figurativa di giungere ad un altissimo livello di perfezione. Il comitato scientifico preposto ad aggiudicare il primo premio sulla base di diversi elementi, quali l'aderenza al soggetto originale, la scenografia, le luci, la rigidità dei personaggi per tutto il tempo di esposizione e l'assicurazione dei valori cromatici, sarà formato da Gaetano Mongelli, docente di storia dell'arte presso il dipartimento di discipline storiche e geografiche dell'Università degli studi di Bari, dagli artisti Marcello Samela e Massimo Lovisco, dall'architetto Adriana Rosa e da mons. Vito Telesca, Vicario Generale Direttore dei beni culturali dell'arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. Le opere che saranno proposte all'attenzione degli spettatori e al giudizio della giuria, dopo decenni di tematiche storiche, sono appunto tele nate «nella fucina delle armi e delle idee libertarie ed egualitarie» e sono "Roma o morte" di Gioacchino Toma (che sarà realizzata da Aviliart), "Volontari italiani 1848-66" di Quinto Cenni (a cura di Spazio Ragazzi) e "Le cinque giornate di Milano" di Angiolo Trezzini (affidata a Basso la terra). L'evento sarà visibile anche via streming dal sito www.aviglianonline.eu