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16/06/2012
TANTA POLVERE E SPORCIZIA - IL MALCONTENTO DEGLI AVIGLIANESI
Neanche il servizio su gomma per i cittadini della tratta Gianturchiana raggiunge la sufficienza
 
Il malcontento è generale. Il servizio ferroviario delle Fal che collega Avigliano al capoluogo non raggiunge, per tutti gli utenti intervistati dalla Gazzetta che giornalmente usano il collegamento su rotaia, ma anche il servizio complementare su gomma, neppure la sufficienza. «Per la distanza che ci separa da Potenza la nostra tratta dovrebbe funzionare come una metropolitana di superficie - si lamenta Rocco, che lavora a Potenza e usa quotidianamente il treno - e invece per chi lavora ci sono degli orari davvero assurdi». «Gli orari sono davvero improbabili - conferma Nunzia, anche lei impiega presso un pubblico ufficio del capoluogo -, con “regolari” ritardi davvero inconcepibili e mancato adeguamento degli autobus urbani di Avigliano agli orari del treno. Tuttavia la cosa peggiore in assoluto è la sporcizia: i vagoni dei treni sono sempre sudici, con i sedili imbrattati, finestrini completamente oscurati dallo sporco e la polvere che regna sovrana e in molti casi scatena in viaggiatori allergici veri e propri attacchi asmatici. E’ davvero un’indecenza». Sui ritardi si sofferma invece Valerio Monacò, giovane critico cinematografico che utilizza le fal tutti i giorni. «Sugli orari - ci dice - non mi soffermo più di tanto perché cerco di adeguarmi io, ma è assurdo che immancabilmente ai 30 minuti di viaggio si debbano aggiungere sempre almeno 10-15 minuti di ritardo, che a volte diventano anche 20 e addirittura 30, il che equivale a raddoppiare il tempo del viaggio». La tratta Avigliano - Potenza delle ferrovie Appulo lucane condivide, infatti, per alcuni tratti i binari delle Ferrovie dello Stato e, a quello che sono soliti affermare gli addetti delle Fal, i ritardi sono da imputare alle attese dei treni dello Stato, che hanno la precedenza. Anche la modifica degli orari a seguito di una richiesta di un comitato dei viaggiatori di Avigliano città («sono stati tutelati gli interessi di pochi» ci dice un nutrito coro) non ha cambiato, anzi secondo molti ha peggiorato, i disagi e i disguidi. Se a lamentare le maggiori difficoltà sono gli studenti, anche chi lavora, come abbiamo riportato sopra attraverso le parole dei lavoratori pendolari, non è certo soddisfatto del servizio. La tratta ferroviaria che collega la cittadina gianturchiana a Potenza, attivata in fasi successive fra il 1930 e il 1934 e che fra Avigliano di Lucania e Potenza S. Maria utilizza, con rotaia interposta, la sede della linea delle ferrovie dello stato Foggia - Potenza, ha sempre rivestito una notevole importanza per la cittadina alle porte del capoluogo, nonostante nel corso degli anni si sia assistito ad uno scadimento degli standards prestazionali del servizio, considerato tra l’altro che per l’azienda fal risultava del tutto assente un piano industriale ed un programma di interventi finalizzato all’ammodernamento tecnologico e dei servizi, con un decennale stato di assenza - come si evince anche nella relazione del Dipartimento infrastrutture, opere pubbliche e mobilità della Regione per la riqualificazione e il rilancio dei servizi - di investimenti sia per quanto riguarda l’adeguamento dell’infrastruttura e del materiale rotabile, ma anche per quanto concerne semplici interventi di manutenzione. Sono anni che si parla dell’utilizzo della tratta fal come metropolitana di superficie per il decongestionamento del traffico potentino e in parte le fermate di Macchia Romana e Rione Mancusi che nel corso degli anni si sono aggiunte, hanno iniziato, strettamente per la città, ad assolvere a tale compito, mentre la tratta per Avigliano ha continuato a subire solamente un diradamento delle corse. Spesso si dice che l’utenza, soprattutto su rotaia, è diminuita. Perché allora, come negli anni ’90, al posto di avere tante corse di autobus utilizzate dalle centinaia di aviglianesi che lavorano o studiano in edifici lontani dalle fermate ferroviarie, non si pensa solo a creare dei servizi navetta direttamente dalle stazioni?
 
Sandra Guglielmi
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
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