Grandi le novità che l'amministrazione comunale di Avigliano ha in programma
sulla viabilità cittadina. Una sorta di Piano urbano del traffico che
stravolgerà consolidate abitudini e impatterà sulla vivibilità del centro
gianturchiano. Le voci hanno trovato l'ufficialità nelle parole del primo
cittadino Vito Summa che, durante un incontro organizzato dall'associazione
l'Abete, ha spiegato i progetti per «migliorare le condizioni della
circolazione stradale nell'area urbana». «Ad Avigliano - ha detto il sindaco
- abbiamo circa 6000 autovetture. Un numero enorme di veicoli in transito
sulle nostre strade e che intasano i parcheggi. Per disincentivare
l'utilizzo delle auto abbiamo pensato di mettere parcheggi a pagamento». Le
diverse aree di sosta, a partire da quelle in viale Verrastro sino al
quartiere basso la terra, saranno utilizzabili previo pagamento di un ticket
orario. «Questo meccanismo - ha spiegato Summa - porterà un aumento della
rotazione, liberando posti macchina soprattutto per gli utenti degli
esercizi commerciali». Ma c'è di più: l'amministrazione sta pensando di
affidare ad una cooperativa la gestione dei parcheggi di Piazza Aviglianesi
nel mondo e di via La Pira, parcheggi che, a quel punto, diventerebbero
anch'essi a pagamento. Per gli utenti delle fal, invece, l'amministrazione
ha fatto un sopralluogo con Matteo Colamussi, presidente del Cda delle
ferrovie, per l'utilizzo dell'area recintata dell'ente per la sosta delle
autovetture di coloro che utilizzano il treno. Il terminal dei bus, invece,
dovrebbe essere spostato in Piazza Aviglianesi nel mondo. In vista anche
nuovi sensi unici. La creazione di nuove aree parcheggio o di box auto
attraverso lo sfruttamento della legge 122/89, la cosiddetta Tognoli, è
stata al centro di diversi interventi di residenti nel centro storico, che
hanno trovato l'apertura dell'amministrazione in quanto, in deroga alle
leggi attuali e senza possibilità di speculazione, permetterebbe una
riqualificazione urbana e movimentazioni finanziarie in un momento di
durissima crisi del settore edilizio. In tutto questo, tuttavia, un
importante interrogativo rimane senza risposte: il piano urbano del traffico
dovrebbe principalmente far leva sul potenziamento del trasporto pubblico
che, ad Avigliano, è, per usare un eufemismo, quasi inesistente. «A Potenza
- ha detto un cittadino in un intervento - prima sono state fatte le scale
mobili, poi è arrivato tutto il resto». Ad Avigliano, invece, le
infrastrutture, ma anche la rete del trasporto pubblico, in un'anomala
inversione temporale, si adegueranno in un imprecisato futuro.