Avigliano. Come ampiamente preannunciato, l’inverno è arrivato. La settimana è iniziata regalandoci i primi fiocchi di neve e le prime gelate e le condizioni atmosferiche hanno acuito i timori sui disagi causati dalla chiusura della sp6 in seguito alla frana dello scorso 22 ottobre. La gestione dell’emergenza da parte dell’amministrazione comunale ha subito in questo mese e mezzo numerose critiche e l’arrivo del ghiaccio era atteso come uno spauracchio. Alle pessime condizioni manutentive delle strade attualmente utilizzate come alternativa per raggiungere Potenza ma soprattutto le frazioni che affacciano sulla Valle di Vitalba e la Potenza - Melfi (in quanto per il capoluogo, anche se con maggiori disagi, si può utilizzare la provinciale che passa per Montocchio, percorso che sono costretti a fare camion e pullman) si aggiunge un’elevata pendenza che rende pericolose le discese e impraticabili le salite. Ma c’è di più: a rendere ancor meno sicure queste strade in cui la segnaletica orizzontale è considerata un optional di lusso, ci hanno pensato i segnali di carta, di ridotte dimensioni, non rinfrangenti e deteriorabili con pioggia e neve. Le barriere stradali, poi, nonostante l’estrema pericolosità della strada e le ridotte dimensioni della carreggiata, sono state improvvisate con paletti e nastri, davvero poco adatti se una vettura dovesse sbandare rischiando di finire nel burrone o sui binari della sottostante ferrovia.. Ancor più pericolosa, se fosse possibile, la percorribilità di notte e con scarsa visibilità, in considerazione anche dei banchi di nebbia ospiti pressoché fissi dell’inverno aviglianese. Altro tasto dolente è il senso unico di contrada Impiso, da qualche giorno invertito perché stava letteralmente mettendo ancor più in ginocchio le attività commerciali della zona “Tre scalini”. Le richieste fatte da singoli cittadini, ma anche da diverse forze politiche di allargare il tratto di strada occupando d’urgenza il terreno limitrofo e di apporre due semafori a valle e a monte dei villini, sono state bocciate dall’amministrazione. «Il semaforo - spiega il primo cittadino Vito Summa - rischierebbe di creare code che manderebbero in tilt il traffico urbano, mentre non ci sono, allo stato attuale, i presupposti per un decreto d’occupazione d’urgenza per pubblica utilità». Un’apertura, invece, arriva dal primo cittadino alla richiesta di alcuni viaggiatori della Fal su gomma (che studiano o lavorano in zone lontane dalle stazioni ferroviarie) di istituire un servizio navetta dalla stazione di Potenza, così da poter utilizzare il treno ed evitare i disagi connessi al nuovo tragitto. «Verificherò la fattibilità della richiesta - ha spiegato Summa - ma anche la più ampia condivisione da parte dei viaggiatori». «Comunque - ha concluso il sindaco - la cosa più importante in questo momento è il ripristino della viabilità sulla sp6. La scorsa settimana è stato consegnato il progetto dei lavori presso l’ufficio Difesa del suolo del dipartimento Infrastrutture e mobilità della Regione, ed entro Natale contiamo di riaprire la strada». Sperando nella clemenza del tempo.