Avigliano ha un nuovo assessore alle attività produttive. E’ Donato Sabia, in quota Pd. La Giunta Summa, «nel mezzo del cammin di sua vita», dopo vari rimpasti, lascia il noto abbinamento numerico famoso per il gioco del superenalotto, il 5+1 (5 assessori più il sindaco), per raggiungere quello che la numerologia definisce il numero perfetto, il 7. All’indomani della notizia, diffusa ufficialmente dal sindaco a mezzo di un comunicato stampa, impazzano le polemiche nella cittadina che vede, in tempi di spending rewiev, concretizzare un’operazione inversa a quanto accade nella maggioranza delle realtà italiane, contrapponendo ai tagli, un’aggiunta. I primi ad alzare la voce sono i socialisti, che affidandosi alla saggezza popolare rispolverano il proverbio «non c’è due senza tre e il quarto vien da sé». Per comprendere sino in fondo la questione, tuttavia, occorre fare un passo indietro. All’indomani della vittoria dello schieramento di centrosinistra, il neo primo cittadino decise di affidare almeno un assessorato ai partiti che erano riusciti ad eleggere un loro rappresentante in seno al consiglio, lasciando per il suo partito, il Pd, due assessori e mantenendo per sé alcune deleghe. La scelta dei nomi sorprese e scatenò una bagarre. Furono lasciati fuori tutti e tre gli eletti consiglieri vicini all’ex consigliere provinciale Angelo Vito Sabia, ossia Donato Sabia, Anna D’Andrea e Antonio Mecca, ai quali rumors e indiscrezioni avevano attribuito la richiesta di entrambi gli assessori spettanti al Pd al suon di “o tutto o niente”; l’irrigidimento delle posizioni, con la scelta di lasciarli fuori, portò i tre a presentarsi nel primo consiglio comunale con oltre un’ora di ritardo, a nomine fatte. L’odierna investitura sana definitivamente quella frattura, rispondendo appieno alle richieste del gruppo che il consigliere d’opposizione Vito Fernando Rosa bollò come “la Lega nord di Sant’Angelo” e sul quale, ciclicamente, si sono diffuse in questi due anni ufficiose voci di dimissioni puntualmente smentite ufficialmente. A dicembre 2010, infatti, fu designata assessore con delega alla pubblica istruzione anche la D’Andrea. Se l’opposizone è dura («Il Sindaco Summa e la sua maggioranza, con un tempismo perfetto, ha pensato bene di fare un regalo di Natale a tutti i cittadini aviglianesi, aumentando il numero degli assessori in epoca di tagli, razionalizzazioni e sacrifici»), i partiti in seno alla maggioranza non lo sono da meno. «Apprendiamo dalla stampa - afferma il Psi - della nomina del neo assessore alle attività produttive. Mentre nelle stesse ore l’ente Regione dimezza il numero dei consiglieri, ad Avigliano il Pd, diviso tra correnti e rese dei conti, aumenta poltrone e spese nel tentativo, ennesimo, di risolvere le faccende interne». «Riteniamo doverosa l'apertura di una riflessione e la convocazione di un'assemblea degli iscritti al psi per assumere le decisioni che riterremo più opportune». E intanto a subire le conseguenze della continua ricerca della quadra, tuonano dal Pdl, sono ancora una volta i cittadini. « Lo stesso Summa - spiegano i consiglieri del Popolo della libertà - più volte ha prospettato l’impossibilità di poter continuare a garantire i servizi su tutto il territorio per via delle difficoltà economiche che il Comune di Avigliano è chiamato ad affrontare. Questa nomina la riteniamo un oltraggio ed un offesa a tutti i cittadini aviglianesi, che in questi ultimi mesi sono stati chiamati ad effettuare enormi sacrifici».