AVIGLIANO - I lavoratori Sata di Ruoti e Avigliano vedono peggiorata la qualità della vita a causa di una disfunzione nel servizio di trasporto. La questione al centro di un’interrogazione presentata nei giorni scorsi da Gianni Rosa, capogruppo alla Provincia di Potenza di AN, verso il PDL, nasce dalle rimostranze di alcuni lavoratori in quanto, per una combinazione di fattori esterni, sul turno C pomeriggio e notturno - viaggio di ritorno dal lavoro, i posti disponibili sul mezzo di trasporto (linea rapida San Nicola di Melfi-Avigliano-Ruoti) sono insufficienti per tutti gli utenti. “Una vicenda paradossale - dice Rosa - poiché la soluzione è suggerita dalla stessa disponibilità dei mezzi, si potrebbe, infatti, o provvedere con l’uso di un autobus più grande o con lo spostamento della partenza della corsa successiva, la così detta linea lenta, che anziché partire da Avigliano potrebbe arretrarsi a Ruoti. Ma come in molte altre circostanze ci deve essere la disponibilità a venire incontro alle necessità dei lavoratori”. La questione non è irrilevante, Rosa chiede per questo una decisa presa di posizione dell’Amministrazione Provinciale affinché il problema si risolva migliorando il servizio e nello stesso tempo la qualità della vita di lavoratori, in particolare si sottolinea che l’Amministrazione Provinciale non può rimanere indifferente; essa contribuisce economicamente al trasporto e ha il dovere di considerare i reali bisogni dei lavoratori. “La Provincia in quanto ente pubblico deve mettere in moto gli strumenti di cui dispone affinché la questione si risolva, non deve dimenticare che questa circostanza ha lo stesso peso e la stessa importanza di altre che incidono direttamente sulle condizioni di vita dei cittadini. Gli operai della Sata e dell’indotto non sono tenuti a regolare i loro impegni esclusivamente in funzione della Sata, hanno anche una famiglia e degli interessi che esulano dai turni, non devono veder crescere il loro orario di lavoro semplicemente perché i bisogni del trasporto non incontrano i loro, esso esiste perché ci sono dei lavoratori”.