AVIGLIANO – Le vicende di rilievo che stanno tenendo banco nella vita amministrativa e politica della cittadina approdano in consiglio comunale. La riunione dei capigruppo, dopo avere esaminato prioritariamente le due vicende legate al progetto Frusci dell’Eni e alle cartelle Ici relativamente ai terreni fabbricabili, ha fissato per la fine di febbraio la seduta del consiglio comunale. Resta solo da confermare la data di sabato 28 febbraio, che avrebbe trovato d'accordo già maggioranza e opposizione. In sede di Consiglio, tra le altre cose, si discuterà dunque del progetto Frusci, il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi presentato dall'Ente nazionale idrocarburi alla Regione Basilicata per la Valutazione d'impatto ambientale (Via). Ancorato alla fase di screening, quella cioè che prevede la pronuncia di assoggettabilità al “Via” da parte degli uffici regionali, il progetto Frusci ancora non ha superato l'istruttoria regionale prevista dalla legge perché l'Eni non avrebbe consegnato i documenti di integrazione richiesti dalla Regione nel mese di novembre. Fino ad oggi sembrerebbe che non siano giunti negli uffici regionali del dipartimento Ambiente i documenti che attestano l'avvenuto deposito del progetto presso i Comuni interessati al progetto e l'avvenuta pubblicazione in Albo pretorio. Tempi di una burocrazia vischiosa, dunque, che annunciano un iter piuttosto lungo prima di giungere a vedere eventuali trivelle o cose del genere in un perimetro che coinvolge numerosi comuni dell'hinterland Potentino. Capoluogo compreso. Tuttavia il dibattito ha incominciato a scaldarsi. Prima una querelle a distanza tra il sindaco di Avigliano Domenico Tripaldi e l'Organizzazione ambientale lucana (Ola), che accusava il primo cittadino di Avigliano di aver operato il silenzio assenso sulla richiesta del parere ambientale da parte dell'Eni, poi la richiesta di un Consiglio comunale ad hoc da parte dell'opposizione di centrodestra, la lista civica Insieme per Avigliano e il gruppo misto Pdl.“Nella conferenza dei capigruppo – ha spiegato il consigliere Vito Lorusso, che aveva annunciato giorni fa la richiesta di un consiglio comunale – il gruppo di minoranza ha ribadito la sua posizione sul cosiddetto permesso Frusci: prima di giungere ad eventuali decisioni bisogna capire cosa comporta questo progetto. I cittadini e i loro rappresentanti nelle istituzioni – ha continuato Lorusso - hanno diritto ad essere informati su tutto il procedimento. Non è ammissibile, così come è avvenuto in questo caso, essere messi a conoscenza di un progetto del genere da fatti e persone esterne all'amministrazione comunale”. Tuttavia pare che maggioranza e opposizione potrebbero condividere un deliberato bypartisan con il quale chiederanno adeguata documentazione, all'Eni e alla Regione Basilicata, prima di esprimere eventuali altri pareri.