“Forse un Mattino andando in un’aria di vetro arida, rivolgendomi,vedrò compirsi il miracolo” con questi versi dalla raccolta “Ossi di Seppia” del 1925 , letti dalla prof. Donata Rosa, responsabile culturale del circolo “F. Colucci” di Avigliano, è iniziato l’incontro “Montale, la Bufera e l’imprevisto”, che si è svolto nella sala Consiliare. Terzo appuntamento sulla letteratura, dopo Leopardi e Pavese, tenuti dall’italianista prof . Valerio Capata dell’Università di Bari. Un approccio diretto alla poesia, attraverso il testo, infatti le iniziative hanno il titolo “Incontro con l’autore”. Capasa spiega che troppo spesso la letteratura viene affrontata solo con lo studio della biografia e di qualche opera, senza affrontare le tematiche direttamente leggendo le opere, dando cosi vita a stereotipi come Montale,poeta della sofferenza. Invece è nei versi, nelle parole che si può comprendere lo spirito di un autore. Iniziando con una lettera indirizzata ad Eugenio Montale, da parte di Mariano, alunno della III B dell’istituto “Giosuè Carducci” che chiede al poeta premio Nobel, allo scrittore e giornalista tante domande, tanti perché sulla sofferenza del vivere, sulla felicità. Risposte che assieme al prof Capasa vengono trovate nei versi e nelle liriche, tra le quali“I limoni” ,”felicità raggiunta”, “spesso ho incontrato il male di vivere” lette dai compagni di scuola. Un incontro con Montale, diretto e con un ottica vivace e contemporanea.La prof Rosa anticipa che questi incontri letterari proseguiranno con un percorso delle opere di Dante, che durerà un anno. Parteciperanno oltre allo stesso Capasa anche il prof Virgilio Costa dell’università Tor Vergata di Roma e il Dott. Simone Carriero di Milano, esperto conoscitore dell’opera dell’ Alighieri.