L’Associazione sportiva A.S.D. Karate Shotokan di Avigliano ha organizzato nella palestra dell’Istituto G. Carducci di Avigliano uno stage per gli allievi provenienti, oltre che dalla cittadina ospitante, anche da Tolve e Ruoti.Hanno partecipato 30 piccoli Karateka, dai 5 ai 14 anni, seguiti dai maestri Sandro Cafaro VII Dan – gradi che contraddistinguono le cinture nere-, Lucio Verrastro IV Dan e dall’istruttore Giuseppe Onorato.Un allenamento adatto ai bambini, con tanto movimento e divertimento senza tralasciare la disciplina e l’autocontrollo, caratteristiche di questa arte marziale giapponese.Inizio con esercizi di riscaldamento, corse, salti e giochi di gruppo per sviluppare destrezza ed agilità e poi suddivisi in gruppi secondo il grado, che nel Karate sono distinti dal diverso colore delle cinture, dal bianco dei neofiti alla nera per gli esperti, i piccoli atleti si sono esercitati nei kion cioè tecniche eseguite a vuoto e poi hanno eseguito dei katà, combattimenti immaginari contro più avversari, codificati durante la storia millenaria del Karate, una grammatica delle tecniche di base. Terminato lo stage tecnico, ci sono stati gli esami per il passaggio di cintura, in giapponese Kyu.Karate come movimento, sport, disciplina e filosofia di vita: Il “ Sensei” – maestro in giapponese- Sandro Cafaro, pioniere del karate e del kendo (la scherma dei samurai) in Basilicata ha detto “ Ho sempre affermato e rinnovo attraverso la stampa questo messaggio alle Istituzioni, alle autorità, ai politici che avere una palestra, un palazzetto dello sport, anche una semplice struttura per praticare qualunque attività fisica o sport, significa avere un letto di ospedale in meno, un carcerato in meno, un ragazzo con devianze in meno”.