E’ stata una festa dello sport, la quarta edizione dei giochi della gioventù ad Avigliano.Organizzati dalla amministrazione comunale e dall’assessorato alla pubblica istruzione ed allo sport, assieme agli Istituti “Morlino”, “Spaventa Filippi” e “Possidente- Sant’Angelo”. Giunti alla loro 4 edizione, si sono svolti presso il campo sportivo ad Avigliano in contrada Cefalo. I ragazzi, che indossavano magliette con colori della nostra bandiera verde, bianco e rosso, un colore diverso per istituto, si sono cimentati in diverse discipline: salto in salto, corsa veloce, ad ostacoli, il lungo, la corsa di resistenza. Ma senza che ci fosse agonismo sfrenato, il voler vincere. Era un’occasione per stare assieme, passare un giorno con i coetanei provenienti da tutto il territorio aviglianese. Divertirsi, giocando. Giuseppina Arlotto, dirigente del Morlino, spiega che si giunge ai giochi dopo un percorso didattico che dura un anno perché l’educazione al movimento permette di sviluppare una concezione dello spazio e del tempo, oltre che momento di aggregazione e socialità.Con le magliette verdi erano presenti anche i bambini delle classi 4 e 5 della primaria “Spaventa Filippi” accompagnati dalla preside Prostamo, impegnanti in alcune di gare, senza vincitori né vinti. “Una propedeutica ai giochi ed allo sport” spiega Roberto Zaccagnino, specialista esterno di attività motorie “ cui scopo è abituare al movimento, alla psicomotricità e allo stare assieme”Alla manifestazione hanno partecipato il sindaco Domenico Tripaldi e l’assessore alla Pubblica Istruzione Antonio Pace, oltre ai partecipanti dei giochi, sono stati premiati anche i ragazzi del progetto “giochiamo insieme con l’acqua”, promosso e finanziato dalla amministrazione e seguito dal prof. Vittorio Basentini: 12 lezioni di nuoto presso la piscina Coni di Potenza per ragazzi meno abili motoriamente.Dopo la premiazione ed una giornata di divertimento, tutti a casa mentre risuonava la canzone “ We are the Champions” dei Queen, perché vincitori sono lo stati tutti i piccoli atleti che hanno partecipato con la loro voglia di giocare, di divertirsi e di socializzare tra loro. Secondo la massima del Barone Pierre de Coubertin “ l’importante non è vincere, ma partecipare”