L’arco della piazza del IX secolo, antico ingresso alla cittadina medioevale, è il monumento storico per antonomasia di Avigliano. Protezione dell’abitato e allo stesso tempo apertura verso l’esterno, verso luoghi vicini o lontanissimi dove, la “Nazione Aviglianese” nel corso dei secoli di emigrazioni si è insediata mantenendo sempre uno stretto contatto con le proprie radici. L’arco della piazza, infatti, è il simbolo del premio assegnato agli aviglianesi di tutto il mondo che si sono distinti per professionalità, impegno sociale, cultura. Questo anno il protagonista è Antonio Genovese, presidente del tribunale di prato. Docente universitario, magistrato, personalità di enorme spessore culturale. Erede della tradizione giuridica dei Gianturco, Coviello, Stolfi. Nato ad Avigliano nel 1954, mantiene un contatto strettissimo con la sua cittadina, promuovendo e partecipando a numerose iniziative culturali.La manifestazione, ideata e organizzata dalla Pro loco, si è svolta nel chiostro domenicano della Chiesa dell’Annunziata. Introdotta del Presidente Nicola Summa e con i saluti del sindaco Tripaldi, con il giornalista Mario Trufelli moderatore e intervistatore. Ospite principale lo storico Ferdinando Treggiani, docente di diritto medioevale e moderno a Perugia che ha tracciato un profilo di Antonio Genovese, delineando il profilo di magistrato e quello dello studioso innovatore sugli ordinamenti giudiziari. Treggiani ha anche raccontato aneddoti sull’amicizia con Genovese che lo invitò nel 1986, giovane laureato al convegno gianturchiano ad Avigliano, poiché flautista e studente in legge, fece una tesi sul giurista e musicista Emanuele Gianturco.Poi la parola al premiato che ha risposto a Trufelli a domande riguardo la carriera di magistrato, l’attività accademica, il motivo per cui ha lasciato l’ambito ruolo in cassazione: “ ho sentito la necessità di ritornare lavorare sul campo”. Rimettendosi in gioco con molta umiltà.La manifestazione stata conclusa dall’“aviglianese” Vito Santarsiero, Sindaco di Potenza, che ha un forte legame con il luogo d’origine della sua famiglia. Il primo cittadino di Potenza ha una vecchia amicizia con “Tonino” Genovese, compagni di studi al liceo scientifico Galilei, anche se in sezioni differenti