Avigliano e il suo territorio: dall’antichità all’età contemporanea. Un progetto ideato dal Centro Studi Politeia di Avigliano che si propone una ricerca innovativa partendo dalle origini fino ai nostri giorni, analizzando anche le trasformazioni sociali, economiche avvenute nei secoli e l’influsso di Avigliano nelle dinamiche della storia regionale e nazionale “ Questa metodologia di ricerca non ha eguali in nessuna Università e Regione del Centro Sud” ha dichiarato Gerardo Coviello, presidente di Politeia “ Avigliano, nonostante la sua importanza avuta nei secoli non ha mai avuto una storiografia organica. Molti Storici locali e di rilievo nazionale si sono cimentati ma operando con settorialità e ambiti specifici.” L’obiettivo del progetto è ambizioso: studiare e analizzare scientificamente le dinamiche storiche, culturali e economiche che il territorio aviglianese ha avuto, dai ritrovamenti archeologici osco-lucani di Torretta, al medioevo di Federico II e Manfredi, ai moti giacobini, al brigantaggio, sino ai nostri giorni.“ Il progetto durerà almeno un anno e mezzo, considerata la mole di lavoro prevista” Conclude Gerardo Coviello “ i numerosi studiosi coinvolti provvederanno alla redazione del loro lavoro, in modo da poterli pubblicare, infatti, siamo anche editori. Sia chiaro che l’iniziativa va oltre i confini locali, considerando anche lo spessore scientifico di chi partecipa. Presenteremo ufficialmente il progetto sia ad Avigliano che a Potenza.”. Politeia ha presentato pubblicamente “Avigliano e il suo Territorio” venerdì 24 presso la Sala del Consiglio Comunale con gli interventi dei due responsabili scientifici. Antonio Lerra, anche Presidente della Deputazione Storia Patria per la Lucania ha detto che “ Come Deputazione e come singolo abbiamo aderito con un si immediato, per l’importanza scientifica dell’iniziativa. Che coincide anche in una fase, in cui la storiografia sta riscoprendo e valorizzando le storie locali, anche quelle dei piccolo borghi e paesi.” Uno studio organico di ampio respiro che sarà diretto dai due storici Gianpaolo D’Andrea e Antonio Lerra della Università degli Studi della Basilicata. Al progetto parteciperanno numerosi studiosi e docenti universitari, suddivisi in 4 macro aree storiche: Antichità coordinato dal prof Osanna, Medioevo da prof. Panarelli e la partecipazione di Valeria Verrastro, l’età modera seguita da Lerra, coadiuvato dall’architetto Franz Manfredi dal prof Imbriani e il settore contemporaneo curato da Giampaolo D’Andrea con gli Storici Tommaso Russo, Franco Sabia, Morano e la partecipazione del magistrato Antonio Genovese, presidente del tribunale di Prato vincitore dell’ultima edizione del premio “Arco”.Il prof D’Andrea ha sottolineato l’ampio respiro di questa ricerca. “ Prendo in prestito un termine economico” dice lo storico “ è una storia glocalistica, perché avigliano è stato un ampio territorio, cerniera tra il Vulture e Potenza, ha fatto sentire la sua influenza sempre con una classe dirigente nelle vicende regionali e del capoluogo e ne sua volta avute essendone connessa. Senza dimenticare gli apporti e le circolazione di idee avuti nei secoli, dai feudatari imprenditori come i Doria, dai rapporti con la Repubblica Partenopea, agli anti-fascisti come Manlio Rossi Doria e Franco Venturi confinati ad Avigliano.”D’Andrea ha concluso il convegno ricordando che in Italia abbiamo avuto “Una Storiografia “Nordista” che ha trattato prevalentemente i liberi comuni del centro nord, non approfondendo i istituti meridionali delle autonomie cittadine “le Università” e non approfondendo molto le caratterische di una monarchia “originale” come quella del Regno di Napoli,poi della due Sicilie” .