“Segni e forme nei colori del cielo” una collettiva di arte ispirata all’armonia cromatica dell’arcobaleno, con richiamo alla bellezza del cielo e della natura. Una mostra che insinua lungo i vicoli del piccolo borgo di Possidente, dove crea un’originale percorso tra le antiche pietre, il rosso tufo e l’arte contemporanea. Dove l’antico mondo rurale accoglie le sperimentazioni e i nuovi linguaggi della comunicazione visiva. Vicolinarte, organizzata dall’associazione il Carpine e curata dal prof. Felice Lovisco, è alla sua XI edizione. “Un’esperienza coraggiosa e consolidata” cosi la definisce Giuseppe Coviello, presidente e fondatore dell’associazione “Iniziata quasi per scommessa, proseguita tra mille difficoltà organizzative e finanziarie, siamo riusciti a darle precisa identità ed una sua anima”.Numerosi artisti partecipanti, anche da fuori regione. Una collettiva di color rosa: Dalle puglie Maria Ditaranto, dalla Calabria, ma lucana di adozione, Patrizia Romano con i suoi ricami, le Lucane Antonietta Acierno Pellettieri e Elvira Salbinati, Donata Carlucci e Giuseppina Ferrara. Senza dimenticare il pittore Donato La rotonda, residente a Rionero in Vulture.Vicolinarte è un piccolo viaggio che accompagna il visitatore nelle sperimentazioni dell’arte, un viaggio tra emozioni, colori e suoni degli ottoni della “Small Brass” in uno spazio reale tra le antiche case della civiltà rurale. “Una collettiva con opere provenienti da varie mostre italiane” spiega Coviello “ in un microcosmo come Possidente ha un valore simbolico notevole. Nell’era del virtuale dove lo spazio e il tempo svaniscono, Vicolinarte è l’espressione reale di una piccola comunità, dove le persone vivono, si confrontano, aprendo, senza cadere nell’omologazione culturale”Un percorso farcito anche di fantasia, con gli alunni delle classi 2 e 3 della primaria di possidente che hanno introdotto i visitatori nel magico mondo di “Fabioteca”, leggendo ed illustrando le fiabe che hanno inventato nel laboratorio di scrittura creativa.Interessante che la mostra fotografica “Sacro e profano” del fotografo Domenico Antonio Possidente, originario del borgo. Un viaggio antropologico tra riti e tradizioni del Sud, dove ricordi ancestrali dal sapore magico si intrecciano con la religiosità popolare. Gli scatti del Possidente colgono la spontaneità, la partecipazione emotiva, le radici del sacro. Si coglie la drammaticità del rito settennale dei flaggelanti di Sanframmonti ( Benevento), forse importato da crociati, dove i penitenti vestiti con un saio bianco si percuotono con catene,i flagellanti o con un tampone di cuoio con spine, i vattient. Oppure la pittoresca processione dei Serpari di Cocullo negli Abruzzi e i riti lucani del passaggio della spina di Baraggiano, il battesimo delle bambole e la via crucis di Barile.