Un ben tornato a tutti gli aviglianesi che vivono in tutto il mondo. Una festa loro dedicata perché sono e saranno sempre cittadini della comunità. Un evento popolare, non soltanto la grande affluenza di pubblico, ma anche perché assieme L’Abete, promotore, hanno partecipato numerosi circoli ed associazioni culturali di Avigliano. “Ieri, oggi, domani…” il tema 2009. Un tuffo nel passato ha accompagnato i visitatori con foto del archivio storico di Donato Imprenda.Il volto del paese che fu confrontate con gli scatti odierni di Leonardo Lovallo. Un viaggio nei vicoli del passato, rappresentato dal Circolo Nuova Italia “Solzhenitsyn.” Quadri viventi di un tempo, scene che qualcuno ancora ricorda, con la cantina, “Zia reccia” che prepara i “Cautarogne” la pasta fatta in casa. La bottega “ r lu furgiar” il fabbro, mestiere ormai scomparso. Accompagnava i visitatori nell’avigliano di fine ottocento “Tommaso lu banntor”, personaggio realmente esistito che dava notizie della Casa Comunale , ha lasciato indenni i suoi ospiti dal minaccioso “Vota, Vota” : avvertimento di non passare perché qualcuno stava ammirando la sua amata,suoi amici armati di “balestra” il coltello di corno di bufalo vigilavano sulla “privacy” degli innamorati. In mostra anche “gli almanacchi aviglianesi “ calendari a cura dal Circolo Anspi con foto, poesie e tradizioni locali. Ricordare il passato, per vivere l’oggi con la propria identità. L’oggi era presente con il lavoro dei volontari, L’Ant con il presidente provinciale Giovanni Imbroglio, l’Avis, con i suoi tantissimi donatori, lega ambiente e società operaia hanno raccolto vecchi cellulari, verranno riciclati e il ricavato devoluto ai progetti per ragazzi africani. Anche lo sport era presente:il maestro Lucio Verrastro, 4 dan di Karate, assieme i suoi allievi ha mostrato le tecniche della disciplina, con sottofondi musicali new age. Ed anche il futuro con le piccolissime ballerine del Club Ludorum, Le “Carla Fracci in erba”, coreografie curate dalla maestra Enza Telesca, si sono esibite nella suite del “Don Chisciotte “ dell’austriaco Ludwig (Leon) Minkus, rappresentato per la prima volta il 14 dicembre 1869 dal balletto del Bolshoi.. Poi via con ritmi moderni, da Jovanotti, le figure di danza ispirate al film “Spiderman”, il recital Scugnizzi con” la Città de Pulicinella”. Le Insegnanti Enza Telesca e Maria Punella hanno danzato sulle armonie di “Blucobalto” dei Negramaro. Finale con i fuochi pirotecnici e l’esibizione del cabarettista Nello Iorio.