Una “Notte Rossa” per festeggiare i 15 anni dell’Avis ad Avigliano. Un compleanno importante che i volontari del sangue hanno voluto condividere con tutta la cittadinanza. Circa 330 i donatori, un numero consistente ma con possibilità di incrementarsi. “ogni anno abbiamo un lieve aumento dei donatori” dichiara Nicola Zaccagnino, il presidente “ siamo convinti che le potenzialità della nostra comunità siano maggiori. Avigliano ha una popolazione di circa 12.000 persone ed escludendo bambini ed anziani, non crediamo che rimangano solo 300 persone che abbiano voglia di aiutare il prossimo. Siamo sicuri che gli altri non ci conoscano e per questo che LA NOTTE ROSSA è un'occasione per avvicinare quelli che magari guardano l'Avis con un po' di timore.”. Un compleanno lungo iniziato nel pomeriggio con una visita guidata nella S.Maria degli Angeli, raro esempio di barocco leccese in Lucania. Come Cicerone, l’architetto e storico Franz Manfredi. Poi spazio per bambini con l’animazione di Spazio Ragazzi. E poi fino a tarda notte, prima con le scenette in vernacolo del gruppo “GLI SPRDUS”, poi musica folk e il pubblico che danzava aspettando di gustare la pennetta a mezzanotte. In Piazza Aviglianesi nel Mondo, all'ingresso si era accolti da due “Vampiri” che chiedevano con pizzico di allegria e goliardia un po’ di sangue, perchè ne avevano urgente bisogno. Un invito a con il sorriso sulle labbra a donare. “Il primo approccio all'Avis è avvenuto anche per molti di noi con un po' di paura” continua Zaccagnino “ superata però dalla consapevolezza che un nostro piccolo gesto, mezz'ora del nostro tempo, può essere utile a salvare la vita di qualcun altro. Un messaggio che lancio specie ai giovani, ai nuovi 18enni. Abbiamo bisogno del vostro aiuto.Negli ultimi anni è cominciato proprio da Avigliano un importante progetto, regionale e nazionale “il progetto cuore”che attraverso un monitoraggio, ha lo scopo di avere un quadro globale dello stato di salute cardiovascolare della popolazione. “Inoltre, dal 2008 ad Avigliano” conclude Zaccagnino “è possibile la donazione in aferesi. Con dei macchinari speciali si può donare solo una frazione di sangue. La donazione in aferesi è il futuro della donazione in quanto è possibile dividere il sangue già dal prelievo senza quindi avere sovrabbondanza di un componente sangue e carenza di un altro componente. In passato questa metodologia era possibile solo negli ospedali.