Le temperatura sono destinate a scendere, come da natura. Ma il clima politico avrà un inverno surriscaldato, la posta in gioco è duplice. Il ruolo di Avigliano nel contesto regionale e il rinnovo del consiglio comunale. Inutile negare l’evidenza, la concomitanza di elezioni regionali e comunali, fa delle amministrative locali, un tassello del risiko istituzionale. Le ultime provinciali, poi sono state un piccolo “tsunami” politico: il centrosinistra si dimostra sempre una corazzata inespugnabile, ma la mobilità di voto è stata enorme. Il Pd ha accusato perdite specie nel centro, il Partito Socialista in netto declino elettorale, la sorpresa IdV e l’elezione di Santoro della Sinistra Democratica. La posta in gioco è alta. Finito il secondo mandato di Tripaldi, si chiuderà un ciclo e la politica locale deve trovare una alternativa, soprattutto politica e non legata solo al singolo nome. Il percorso che porterà alla scelta del prossimo primo cittadino e della composizione delle alleanze, inizierà presto. C’è anche la data: 26 Settembre. Congresso cittadino del Partito Democratico. 1000 tesserati, un numero forse ipertrofico rispetto ai 2252 voti delle europee e soprattutto ai 1695 delle provinciali. Ma è il segnale di una partita sentita e che sarà combattuta. Non a caso la presenza di Castagnetti ieri e tre incontri pubblici con i candidati alle primarie: il 17 Adduce, il 19 Restaino ed infine , il 21 Speranza Il toto candidati già c’è, ne parlano anche i cittadini. Chi sarà il prossimo Sindaco? I nomi conosciuti? Spunterà qualche outsider, espressione della società civile e fuori delle strutture partitiche? Una rentreè?. E poi la questione fondamentale: il metodo di selezione del primo cittadinoUn sindaco designato dall’alto nelle stanze regionali?, poiché Avigliano è nello scacchiere istituzionale, una casella ambita ed importante. Una soluzione che questa volta potrà portare malcontento nella opinione pubblica. Oppure il Partito Democratico sosterrà la primarie di coalizione, ipotesi tra l’altro condivisa da esponenti di altri partiti. Una scelta di rendere partecipe la cittadinanza alla scelta di chi li dovrà rappresentare e amministrare per i prossimi 5 anni. Una soluzione ipotizzata già nel 1995, nata dal basso e di amplissima portata per sostenere l’Avvocato Domenico Pace, che poi rimase l’unico candidato. Liste trasversali, camuffate da civica, non troveranno spazio. Avigliano resta una cittadina ampiamente politicizzata e le alchimie politiche non trovano spazio, come nel passato. Lo scontro sarà tra Centrosinistra e Centrodestra. La Pdl non resterà a guardare, ha bisogno di una lista forte e politica, anche perché il leader PDL Gianni Rosa è candidato alle regionali. E proprio sulle candidature al massimo Ente, si aprirà un altro fronte politico. Chi si candiderà e chi ha l’ambizione di poter rappresentare, al netto di appartenenze politiche e territoriali, questa complessa comunità nelle istituzioni regionali?.