INNAMORATI D'ARTE

02/09/2014
GENIALITÀ O FOLLIA?
 
Massimo Chianese è un artista dell'iperrealismo, corrente artistica contemporanea derivata dalla Pop-art, nata negli Stati Uniti a fine anni settanta. Il suo personale linguaggio artistico è singolare nel suo genere e ben chiaro nell'ultima mostra “Genialità o follia?”, dove sono rappresentate le celebrità del '900. Il pittore lucano non solo ha ritratto i personaggi con straordinaria fedeltà rispetto alla realtà, ma gli ha donato anche la voce, unendo ad ogni ritratto frasi celebri. Cosi non solo guardiamo il viso di Stanley Kubrick, Salvador Dali, Picasso, Bob Marley, ma ci fermiamo un attimo a riflettere sul loro pensiero.

Sulla base di cosa sono stati scelti i Suoi personaggi? Cosa L'ha colpita al primo impatto: l'espressività del loro visi, la personalità, la plasticità o l'ammirazione per loro lavoro?
“Quando ho deciso di realizzare questa mostra mi sono soffermato soprattutto a pensare alla condizione in cui oggi viviamo: al malessere che è diffuso non solo tra i giovanissimi, un tempo ideatori del cambiamento, ma anche a chi della mia generazione avverte questo profondo disagio che non è solo economico, ma anche spirituale e culturale. I personaggi che ho scelto sono tutti contemporanei...e li ho cercati sopratutto perché attraverso la loro caparbietà e scelta di vita hanno saputo nel bene o nel male cambiare il corso della storia e lasciare un segno alle generazioni successive”.

Usa tecnica pittorica moderna l'aerografia, in cosa consiste questo metodo?
“Consiste nell'utilizzare un attrezzo chiamato aeropenna. Per fare un esempio pensi ai carrozzieri quando operano nelle loro officine. Attraverso un compressore il gettito d'aria nebulizza il colore che viene impresso sulla tela o qualsiasi altra superficie”.

E difficile ottenere la padronanza dell'attrezzo aeropenna, perché?
“Si, ci vuole soprattutto molta pazienza e pratica. La posizione della mano che si assume per adoperare l'attrezzo non è fra le migliori, ma se si è degli appassionati le difficoltà si superano”.

L'iperrealismo non critica la società consumistica, lo rappresenta. Lei cosa ne pensa? C'è secondo lei un antidoto contro non-sensibilità verso l'arte, verso la vera bellezza?
“La società consumistica fa parte del mio tempo, non posso ignorala e penso che non esistono antidoti o formule magiche per una “non sensibilità verso l'arte”. Credo che basti semplicemente almeno cercare di riavvicinare le persone all'arte”.

C'è uno dei componenti famosi di foto-realismo a cui Si ispira? Chi apprezza di più?
“Dru Blair, Canadese, massimo esponente dell'iperrealismo con la tecnica aerografica”.

Nella Sua Mostra “Genialità o follia?” ha ritratto personaggi magnifici, grandi personalità. Quale di questi famosi è il Suo preferito?
“Salvador Dali”.

Perchè lui?
“È un'artista pazzo e geniale allo stesso tempo con la sua pittura. I suoi soggetti non erano mai presi a caso, ma studiati; esempio gli orologi si rifaceva a Einstein con la teoria della relatività o gli elefanti si rifà a una scultura del Bernini, mi piace perché faceva suo il mondo esterno. Un Genio!”.

Non posso non chiedere...perché riprende solo meta del viso?
“Se avessi rappresentato interamente i volti dei personaggi scelti per la loro “Genialità o pazzia”, sarebbero apparsi statici e probabilmente il visitatore non avrebbe notato in modo particolareggiato le loro caratteristiche fisiche ed espressive. In questo modo ho voluto evidenziare maggiormente la loro personalità”.

Dove possiamo vedere attualmente i Suoi lavori?
“I miei lavori sono esposti in una collettiva al monastero a Calvello (Pz), e la mia mostra personale “Genialità o Follia?” nella Antica Caffetteria in Piazza Matteotti a Potenza. Il miei prossimi appuntamenti sono alla Fiera del libro dal 30 settembre al 2 ottobre all'università di Potenza”.

Grazie dell'intervista. E complimenti per suoi magnifici lavori.

 
a cura di Natalia Michalak
fonte aviglianonline.eu