Chi mi ha seguito dall'inizio ha notato la differenza tra miei primi scritti e gli ultimi articoli. Ultimamente ho cercato di essere più professionale, molto più precisa nel dare informazioni concrete e meno emotiva. Poi ho riletto “La bellezza salverà il mondo” e mi sono ricordata che per me l'arte non è altro che un grande emozione, un brivido e un oceano di sensazioni che vivo ogni qual volta mi trovo a contemplare un'opera. Preferisco i momenti in cui stacco la ragione e guardo con il cuore. Non voglio perdere questo, voglio raccontare l'emozione di contemplare ciò che si lega all'interiorità della mia esistenza. E quindi questa volta torno ad essere poco professionale (lo sono mai stata?) e racconto delle mie due passioni congiunte in un punto: l'arte e la danza. Voglio parlare di Henri Matisse e una delle sue straordinarie opere che raffigura l'universo dell'espressione che è la danza.
Il pittore francese Henri Matisse (1869-1954) è un cruciale esponente del fauvismo. Questo movimento è un contributo importante alla nascita dell'espressionismo, ma a differenza del movimento tedesco caratterizzato da temi drammatici e atmosfera fosca, l'espressionismo di Matisse esprime la gioia e la serenità. Il maestro del Matisse Gustav Moreau nel 1982 vedendo i dipinti del suo allievo ha esclamato :”Tu semplificherai la pittura”. Ed effettivamente è stato proprio cosi. L'artista ha usato il colore come nessuno mai prima. I suoi dipinti sono creati con i colori primari senza essere sfumati. Il pittore francese ha abbinato insieme le tinte calde e forti. Grazie a questo ha aggiunto nelle sue opere effetto di vivacità e solarità. E proprio queste sensazioni positive si percepiscono guardando un capolavoro dell'artista “La Danse”. Questo dipinto sintetizza poetica e stile unico del Matisse e può essere interpretato in vari modi. Il quadro rappresenta cinque persone unite in un girotondo di danza. Il pittore usa appena tre colori dei quali il verde rappresenta la terra ed è messo in contrasto con un blu intenso del cielo, cosi abbiamo l'impressione di una danza che si svolge al confine fra cielo e terra. Ci troviamo avanti all'universo che diventa perfetto grazie all'equilibrio tra terra, cielo e umanità. In questo dipinto l'estetica della pittura incontra la musica e la poesia che formano perfetta armonia con i movimenti gioiosi dei corpi nudi. Questa opera è stata dipinta dal Matisse dopo un lungo studio del nudo all'aperto. Cosi grazie a un gioco sofisticato di linee e curve percepiamo questi movimenti fluidi, armoniosi ed eleganti. Anche se il dipinto ci può portare alla riflessione che nella vita c'è bisogna di danzare senza sosta io preferisco un altra interpretazione. Noi siamo come le figure del cerchio che si uniscono e si cercano per arrivare ad una armonia perfetta. Nella “danza della vita” abbiamo bisogno degli altri per essere completi e felici. In primo piano, nel quadro ci sono due mani che non si toccano, ma si cercano: questa mancanza fa si che il cerchio rimane aperto, il movimento sembra interrompersi e il ritmo spezzarsi. (In arte questo effetto si chiama “non finito”. Dona una carica di drammaturgia ed è stata una delle caratteristiche più importanti delle opere di Michelangelo). É proprio come nella vita, per l'equilibrio perfetto abbiamo bisogno di stare in armonia con chi abbiamo vicino. E come questi ballerini che senza inibitori si lasciano prendere dal ritmo e dall'euforia abbiamo bisogno di lasciarci andare nel vivere le cose belle. La danza è allegoria della vita che va goduta apprezzando la semplicità delle piccole cose, ma la danza è anche sinonimo di gioia. Il ballo oltre ad essere un elemento molto importante per la società di ogni civiltà, ancora oggi è un elemento essenziale per tantissimi tribù e un forte elemento culturale per i popoli di tutto il mondo. In Lucania abbiamo la cosiddetta “Tarantella dei pastori” che unisce il patrimonio culturale delle diverse comunità che dal XVI secolo hanno abitato nelle zone del Pollino in Basilicata. Per non parlare della bellissima, energetica e vitale “Pizzica”: una danza attribuita a Taranto, ma popolare e diffusa in tutta la regione Puglia. É un forte elemento culturale e commerciale della regione. La danza oltre ad essere ormai l'arte in se stessa è una carica di positività e vitalità, ma pure un modo di trovare sollievo dalle durezze della vita. Cosi è nata “La Bachata”: la danza ormai popolare in tutto il mondo . Questa danza caratterizzata da suoni dolci e movimenti delicati, ha le sue origini a Santo Domingo ed è nata tra la povera gente che danzava per evadere dalle difficoltà e problemi quotidiani.
La danza è una armonia psico-fisica, un dialogo continuo tra uomo e l'arte. Esprime la gioia e l'allegria, un' unione perfetta tra uomo e universo. E tutte queste sensazioni positive si percepiscono guardando “La Danse” del Matisse.
Attualmente il dipinto è esposto al Museum of Modern Art di New York, ma il pittore ha concepito questa opera per un collezionista contemporaneo russo Sciukin nel 1909. L'opera fungeva da panello decorativo della sua residenza. Il dipinto aveva una cornice e una illuminazione particolare ed era vista da lontano. Immaginiamo l'effetto favoloso che creava il contrasto tra questi colori caldi e vivaci e la neve bianca di Mosca. Federico Zeri storico dell'arte così racconta questa magnifica sceneggiatura: “Tra le lunghe strade bianche con violento riflesso della neve, spicca questa visione di colore acceso, quasi febbrile”.
Matisse ci fa incontrare con l'arte pura, tranquilla ed equilibrata. Guardando questo cerchio di danzatori ci fermiamo un attimo a riflettere sull'eterno movimento della vita che è proprio come un cerchio. Si rinnova e prosegue inarrestabilmente. Ma lo facciamo con pace e serenità rendendoci conto che la vita è un dono e va vissuta con la stessa gioia che ci trasmettono i ballerini di “La Danse”.