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Milani Lorenzo da Avigliano | 23/07/2013 - 15:19 |
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In riferimento all’articolo di ieri di tale Enzo Claps dal titolo “Il fermo dei lavori al campo di Lagopesole e il fantomatico comitato” si precisa quanto segue:
“Il Comitato Cittadino in difesa del Campo Sportivo di Lagopesole è stato regolarmente eletto dai cittadini. Esiste. Opera. Si attiva su ogni versante per scongiurare la realizzazione di una scelta progettuale del Comune di Avigliano ritenuta dannosa per l’intera comunità. Affermare che il Comitato è immaginario e irreale è pertanto frutto di consapevole falsità.
Il tenore dell’intervento di tale Enzo Claps è complessivamente offensivo e fuorviante. Riproduce soltanto una visione subalterna rispetto a chi ha operato una scelta sapendo di sbagliare, con il solo obiettivo di mostrare i muscoli e di imporre una personalissima volontà che contrasta nettamente con gli interessi generali della comunità.
Quanto alle offese contenute nell’“acuta riflessione” dello “scrittore” aviglianese, il Comitato le restituisce al mittente e si riserva ogni altra azione a tutela della propria immagine.
Duole soltanto che chi dovrebbe interpretare il sentimento prevalente della comunità regionale diventi megafono di insignificanti personaggi del Centro “Cittadino” che non sprecano occasione per salire in cattedra e illudersi di poter insegnare il frutto della loro personale ignoranza.
IL COMITATO CITTADINO PRO CAMPO SPORTIVO - LAGOPESOLE |
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enzo claps da avigliano | 23/07/2013 - 18:45 |
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Il “tale” Enzo Claps, iscritto all’anagrafe di Avigliano (dove risiedo dalla nascita) con il nome di Vincenzo, è fiero di essere “ignorante”. Ma essendo aviglianese doc, non sono “fesso”. Con soddisfazione ho letto il commento e gli elogi alla mia persona da un “certo” Milani Lorenzo da Avigliano. Ciò conferma che il comitato è “fantomatico” e “occulto”: si nasconde dietro il nome e cognome di fantasia “Milani Lorenzo da Avigliano” che non risulta iscritto nell’anagrafe del comune di Avigliano, salvo che Lagopesole non abbia un’anagrafe speciale, in cui sono iscritte le “teste gloriose” manovrate dal “vassallo furioso”. Oppure il “Milani da Avigliano” non sia altro che un personaggio senza fissa dimora, giunto sulla terra dall’aldilà, mandato direttamente da Federico II, per combattere i soprusi perpetrati dalla giunta Summa. Per la cronaca, l’articolo è stato pubblicato sul giornale il 23 luglio (oggi), e non ieri. Ho il vago sospetto che il “messer castellano” debba trovare dei “sicari” un po’ più svegli! Mai frase di Gustav Radbruch è più azzeccata per il “vassallo furioso”:”La ricetta di rendere sociale il soggetto antisociale, mettendolo in una situazione asociale, insegnandogli cioè a nuotare fuori dall’acqua, è fallito. Solo nella società si può educare alla società.”.
Volemose bene
P.S. come Paganini non si ripete
Enzo Claps da Avigliano Città
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